mercoledì 29 aprile 2020

domenica 26 aprile 2020

lunedì 13 aprile 2020

Scatamacchia Efrem Giusi

contro.tv








non fate il vaccino quando uscirà...metteranno di tutto dentro per farci diventare degli zombie


Non esiste nessun marchio della bestia esiste solo un assurda e allucinante assenza di coscienza umana e avidità in alcuni pochi individui assetati di potere..tutto costruito a secondo del esigenza del momento per incutere spavento, confusione e perdita e instabilità della realtà che circonda l individuo vittima/vittime. L uomo con grave presunzione ha dato forma e volto al Dio..cosi' ha dato forma e volto al male *la bestia*. l' uomo ha creato il male e il bene..nel profondo della coscienza umana e del resto .. anche negli animali..gli animali hanno adattamento nel ambiente che li circonda e vivono di istinto ^legge della natura*..l uomo no, si complica la vita ma sopratutto la complica in maggior modo a altri per rendere la sua esistenza più leggera, mentre gli animali vivono in branchi e si difendono tra loro per preservare la specie, l uomo deve e sente il bisogno irrefrenabile di sopraffare il proprio simile, bramare in ciò che non è di suo oppure e addirittura far del suo interlocutore un oggetto di sua proprietà da muovere a proprio piacimento, questo atteggiamento è tipico del eterno insoddisfatto, di colui/lei che ha un assenza totale di valori morali e etici..e nientemeno assenza totali di empatia umana. L uomo che disegna dei e tenta di indottrinare le masse esercita un potere dominatore dittatoriale che non ha nulla a che fare con la democrazia, del resto..la democrazia muore già al momento che si tenta di intavolarne l importanza nelle masse.

venerdì 3 aprile 2020

CMI - Confederazione Movimenti Identitari

                                  CMI - Confederazione Movimenti Identitari





                                                                              
                                               
SI APRE IN EUROPA UNA "QUESTIONE DEMOCRATICA", DENTRO E FUORI LE ISTITUZIONI DELL’UE
Buongiorno e buon mese di aprile.
Ho scelto con qualche settimana di anticipo, prima che si esaurisca il mio mandato di Portavoce, purtroppo ostacolato nella fase finale dalle cause di forza maggiore a Noi tutti note. Un cammino che, da una parte, mi ha entusiasmato, dandomi maggior forza nel compierlo, dall’altra, mi ha ricambiato per la generosa risposta e collaborazione ricevuta, tanto all’interno della CMI, quanto dagli esterni che ho incontrato durante questo percorso, depotenziato in coda dall’inattesa emergenza coronavirus.
Ma proprio in virtù di questa emergenza, e soprattutto dell’abuso che, in maniera caotica e confusa ne viene fatto relegandoci ad una dimora forzata, ho trovato il tempo per scrivere e tentare di riassumere quello che è stato fatto nel corso dei tre mesi e 27 giorni di lavoro che mi hanno visto ricoprire l’importante carica di Portavoce della Confederazione.
Non elencherò la miriade di riunioni, di incontri con gruppi e con singole persone, in Campania e fuori regione, tutto volto alla crescita della CMI, ma soprattutto teso ad infoltire le fila e assorbire nuova linfa. Dopo il primo semestre dalla nascita, egregiamente condotto dal mio predecessore, Alessandro Citarella, nel delicato momento immediatamente successivo alla fase costitutiva, ho dedicato la seconda fase, “la mia”, all’indirizzo politico programmatico, per dare forma e sostanza al dettato della Charta di Melfi, il nostro Vangelo, la prima scintilla. Intendo precisare che questo mio riassumere le cose fatte non si traduce in alcun modo in autocelebrazione, anzi, tutt’altro visto che, nel momento di maggiore intensità, siamo stati bloccati dalla oramai nota emergenza sanitaria.
Siamo riusciti tuttavia ad arruolare per le liste regionali alcuni personaggi di rilievo, tutti provenienti dalla società civile: doverosa precisazione. Contatti che, con tutte le difficoltà del caso, ho continuato ad alimentare. Siamo riusciti ad intrecciare e consolidare rapporti con Nostri partner, vi confesso con non poche difficoltà, vista la diversa natura ed estrazione politica di ognuno di essi.
Per esempio, abbiamo lasciato andare i “Liberali”, partito che inizialmente aveva manifestato interesse per il Nostro progetto politico, ma poi a margine del Loro Congresso abbiamo rilevato una sincera nostalgia verso il partito di Berlusconi. Stessa cosa verificatasi per gli amici di “Vox”, con i quali ci eravamo incontrati diverse volte, ma alla fine abbiamo capito che il loro orientamento propendeva convintamente verso il Centro Destra.
Rimane un fedele alleato il Movimento Verde, un gruppo di Avellino condotto da Ciro Napoli, ragazzo in gamba, ed un mezzo impegno sulla parola con il Movimento Verde Ambiente di Enzo Galizia che, inizialmente, aveva negato qualsiasi impegno e/o sostegno ma, nonostante questo, non abbiamo mai interrotto i rapporti e, con la caparbietà che ci distingue, siamo riusciti ad avere, come avevo anticipato, un sostegno dalla delegata regionale del Movimento. In più, abbiamo aperto una corsia preferenziale con amici patrioti Calabresi quali Umberto De Rosa, riferimento di quel Carlo Tanzi artefice di un audace quanto incoraggiante successo personale, costituito dal raggiungimento dell’8% dei voti alle scorse elezioni regionali in Calabria. Annoveriamo tra noi alcuni capi popolo di non enorme entità ma che, se sollecitati, potranno dare un importante contributo alla competizione elettorale.
Da tutto questo lavorìo è nata l’esigenza di realizzare un soggetto politico che facesse da collante indispensabile riguardo un’alleanza elettorale credibile per le prossime elezioni della Campania, intuizione che ha dato importanti risultati: “Il Terzo Polo“, il cui lancio, anticipando una iniziativa simile progettata da De Magistris, che aveva intenzione di sfruttare lo stesso nome, ci ha consentito di vanificarla.
Ultime, ma solo in ordine cronologico, l’infittirsi dei contatti con l’amico Enzo Maiorana, artefice di una proposta aperta e collaborativa del Movimento “Siciliani verso la Costituente”, che sta avendo una risposta più che incoraggiante in termini di una vera e propria pioggia di adesioni, e la missione di Udine dove, con Gino Giammarino e Nicola Di Frenna, abbiamo partecipato alla presentazione ufficiale di “AeA” (Autonomia e Ambiente), il nuovo soggetto politico che raccoglie i movimenti sinceramente autonomisti d’Italia, ed in collegamento diretto con l’EFA (European Free Alliance) che raccoglie e rappresenta gli autonomisti d’Europa al Parlamento di Bruxelles. Si è trattato di una splendida occasione di conoscenza, confronto degli obiettivi e rafforzamento della nostra visione che parte dalla realizzazione della “Macroregione Meridionale” per giungere a dialogare con una Europa certamente da rimodulare, e cioè, che sia rispettosa dei popoli che la compongono e delle relative identità.
Come già detto precedentemente, l’emergenza ci ha impedito di proseguire nel nostro lavoro, imponendoci uno STOP certamente indipendente dal nostro volere. Ma in virtù di quello che sta accadendo oggi, e che in questi mesi è accaduto, quando tutto sarà finito e l’emergenza rientrerà, ci troveremo a dover affrontare una situazione politica assai diversa. Abbiamo una enorme responsabilità, Noi siamo i MERIDIONALISTI, quelli veri, siamo nel bene e nel male l’UNICO punto di riferimento per tutti, amici e nemici: guai a sbagliare.
Siamo da mesi osservati speciali. Gli amici, si aspettano da Noi una svolta politica seria, costruttiva e perseguibile, programmi e progetti possibili. I nemici, quelli non mancano mai, ci aspettano. Abbiamo quindi il dovere di assumere una posizione politica netta, se non decidiamo oggi che Paese vogliamo, quando finirà questa terribile emergenza sanitaria rischiamo di non uscire più dalla crisi economica e sociale in cui siamo entrati, e sarà difficile perfino immaginare quando e come ne usciremo. Sono sinceramente preoccupato dello scenario che ci troveremo a dover affrontare.
Tanto il sistema politico nazionale quanto quello regionale, più volte in conflitto tra loro, hanno dimostrato che la questione ed il pericolo sono rappresentati dall’uso strabordante del potere raggiunto - in queste giornate di vuoto - dalla Pubblica Amministrazione, grazie allo scudo della “pandemia”.
Ecco, questo ci deve far riflettere ed allertarci a quello che verrà dopo. Vorrei ricordare che nella crisi causata dalla pandemia si entra tutti uguali, ma si rischia di uscire diversi. Non solo in relazione ai tempi, ai modi, alla virulenza della minaccia e dei differenti metodi di contrasto impiegati. Ma addirittura in rapporto alla natura del nostro sistema politico-istituzionale, alla sua morfologia e alla sua stessa fisiologia. Scusatemi, mi sono dilungato tantissimo, ma le cose benché sintetizzate al massimo, sono state tante. Voglio concludere con una riflessione che voglio condividere con a Voi tutti. Non abbassiamo la guardia.
Il sistema Italia stava già affrontando da tempo una crisi sociale, organica, prima che fosse colpita dall’infezione del coronavirus. La crisi sanitaria odierna accelererà diversi fattori di crisi sociale, e aprirà potenziali spazi di azione. In un certo modo, il coronavirus ci consentirà più tempo per organizzare ed organizzarci, e se prima le Regionali per Noi rappresentavano una vetrina, oggi possono tradursi in un potenziale perseguibile obiettivo. Concludo, ringraziando ognuno di Voi, il sentimento di fratellanza che ci ha visti impegnati in questi mesi, sono stati per me, motivo di orgoglio. Permettetemi infine, oltre a tutti i componenti della CMI, di ringraziare in modo speciale Gino Giammarino, Nicola di Frenna e Maurizio Gargano, miei angeli custodi, in mancanza dei quali non sarei riuscito a fare meno della metà del poco che abbiamo prodotto. Grazie a Tutti Voi e Buon Sud.
Sergio Angrisano
Portavoce ufficiale CMI – Confederazione Movimenti Identitari