venerdì 26 febbraio 2016


Antonio Dal Cin

AMIANTO - STORIA DI UN SERIAL KILLER

Di Antonio Dal Cin


https://www.facebook.com/Antonio-Dal-Cin-833706466746589/
“Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.„
Bertolt Brecht
AMIANTO - STORIA DI UN SERIAL KILLER
Il testo dell'art. 51 del D.P.R. 31 luglio 1995, n. 395, dell'art. 51 del D.P.R. 31 luglio 1995, n. 395, recante "Recepimento dell'accordo sindacale del 20 luglio 1995 riguardante il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato, Corpo di polizia penitenziaria e Corpo forestale dello Stato) e del provvedimento di concertazione del 20 luglio 1995 riguardante le Forze di polizia ad ordinamento militare (Arma dei carabinieri e Corpo della guardia di finanza)", è il seguente:
- Art. 51 "L'amministrazione deve mantenere i locali di lavoro in condizioni di salubrita' ed organizzare il lavoro in modo da salvaguardare l'incolumita' e la salute del personale, adoperandosi per individuare e rimuovere ogni fonte di inquinamento eliminabile che possa compromettere l'incolumita' e la salute degli operatori addetti, e per ridurre al minimo, anche attraverso una opportuna preventiva opera di sensibilizzazione e di formazione dei predetti operatori ed attraverso connesse iniziative di medicina preventiva e controllo sanitario, i rischi connessi con ogni fattispecie di impiego".
"Soltanto la prevenzione primaria attualizza e realizza il precetto costituzionale della tutela della salute, in rapporto al diritto-dovere al lavoro, in una sintesi delle norme di cui agli artt. 32 e 4 della Costituzione, in relazione al fondamento della Repubblica richiamato dall’art. 1 della Costituzione".
Quando mi sono arruolato nella Guardia di Finanza, ho creduto di entrare in una grande famiglia, dove ho sentito costantemente parlare di Valori, di Sacrifici, di Doveri, di Spirito di Corpo, come di tante altre cose, che peraltro mi hanno accompagnato in quasi 24 anni di servizio, Ma non avrei mai potuto immaginare che per aver relazionato qualcosa di importante e significativo, a tutela della salute dei colleghi e della salubrità degli ambienti di lavoro e di vita (atteso che molti militari hanno alloggiato ed alloggiano all'interno delle caserme), sarei stato visto e considerato come un nemico da combattere con ogni mezzo possibile ed immaginabile. Eppure, ho agito ispirandomi a quei Valori, a quei Principi e a quei Doveri, che trovano fondamento, nel giuramento di Fedeltà prestato alla Repubblica italiana (art.54 Cost.), nella tutela della Salute (art. 32 Cost.), quale elemento essenziale per poter godere di tutti i diritti sanciti nella Costituzione, prima fonte del diritto, nel rispetto delle Leggi dello Stato, e non in ultimo, delle norme di diritto internazionale, e di quelle peraltro richiamate nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali CEDU, che solo per ragioni di sintesi evito di approfondire.
Ma voglio anche dire che il rispetto del diritto alla Vita, non ha bisogno di trovare fondamento nelle norme giuridiche, essendo il diritto a vivere, primordiale, quindi spettante a ogni essere umano che ha il diritto di vivere in condizioni ecologiche, sociali, psicologiche, tecnologiche, che ne consentano lo sviluppo di tutte le potenzialità, senza mai lederlo.
Ciò premesso, ho sempre agito nell'interesse dell'Amministrazione, e dunque dello Stato, che avrebbe dovuto prendere atto di tutto quanto da me relazionato, con preghiera di inoltro per via gerarchica fino al Comando Generale della Guardia di Finanza, per le opportune valutazioni ed i provvedimenti del caso.
Dagli atti assunti al protocollo risulta, e dunque, non può essere smentito che per una di queste relazioni di quasi 800 pagine, mi è stato risposto che non è chiaro il "Petitum", mentre ciò che ho rappresentato nella sua gravità, è invece lampante all'occhio del semplice uomo comune.
Non a caso, le risultanze mediatiche, Parlamentari e non in ultimo sanitarie, hanno avvalorato in modo chiaro, inequivocabile ed incontrovertibile l'entità del problema amianto in Guardia di Finanza e nel Comparto Difesa, e vi è stata ammissione da parte dei Vertici militari, riguardo la presenza di amianto nelle caserme, negli elicotteri e nel naviglio militare.
Questo costituisce elemento essenziale per dimostrare che se mi avessero ascoltato a suo tempo, avrebbero evitato anni ed anni di ulteriori esposizioni per quei militari che quotidianamente hanno esperito attività lavorativa in ambienti in cui vi era la presenza di amianto, come accertato dalla stessa Guardia di Finanza che solo nel 2012 ha posto in essere la mappatura delle caserme, senza però tener conto di quelle già bonificate, cedute a vario titolo, o dismesse a quella data.
Appare del tutto evidente che se si fosse intervenuti prima, si sarebbero evitate ulteriori esposizioni di tutto quel personale che, fino all'avvenuta bonifica dei siti, ha continuato ad esperire attività di servizio in ben 111 caserme del Corpo dove è stata accertata la presenza dell'amianto.
Va anche sottolineato che non è chiaro come mai le bonifiche siano avvenute oltre vent'anni dopo l'entrata in vigore della legge 257/92.
 E ancora, per quale motivo si sia privilegiata la realizzazione di alloggi di servizio gratuiti all'incaricò, anzichè provvedere all'attuazione delle bonifiche delle caserme, come appreso dalla stampa nazionale in relazione alla caserma "Cefalonia Corfù di Roma, una caserma storica del Corpo, dove oltre duecento militari, hanno continuato ad esperire attività di servizio in presenza di amianto.
E' inammissibile che chi ricopre ruoli dirigenziali ed è in possesso di titoli accademici, non comprenda il contenuto di quanto da me relazionato, ispirandomi ai Valori più profondi della Fede cristiana, peraltro, recepiti dal Nostro ordinamento.
Ma è altrettanto a dir poco incomprensibile, se non inconcepibile che nonostante sia stata data rilevanza mediatica della lettera da me scritta. rispettivamente, al Capo dello Stato, al Ministro dell'Economia e delle Finanze, e al Procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, non solo si è continuato ad ignorare il problema, ma è stato posto in essere nei miei confronti, un vero e proprio comprovato e reiterato ostruzionismo, esclusivamente mirato a non far emergere il problema amianto in Guardia di Finanza, come ho documentato in atti alla stessa Amministrazione.
Ciò ha determinato per me l'inizio di un vero e proprio incubo, non senza ulteriori conseguenze per la mia salute, come certificato presso il Centro per la rilevazione del danno biologico da patologia mobbing compatibile U.O.S. della ASL di Roma RM/D.
Eppure, ho sempre cercato di privilegiare la strada del dialogo, nel pieno rispetto dei ruoli, delle gerarchie militari, nello stretto interesse dell'Amministrazione, e dunque dello Stato.
Forse, il problema è che ho cercato di preservare il diritto alla Salute dei miei Colleghi e la Salubrità degli ambienti di Vita e di Lavoro.
Ebbene, io sono pronto a morire di amianto, ma che la mia morte serva a qualcosa e sia di insegnamento ai posteri, e lo Stato si assuma le sue responsabilità perseguendo eventuali responsabili di un dramma che si sarebbe potuto benissimo evitare, se solo ci fosse stata la doverosa informazione e fosse stata posta in essere quella tutela che la legge prevede, circa il rischio morbigeno per esposizione all'amianto, con idonei mezzi e strumenti, e comunque, con quanto di meglio messo a disposizione dalla scienza e dalla migliore tecnologia.
La Guardia di Finanza dovrebbe costituirsi parte civile, qualora la magistratura dovesse riscontrate eventuali responsabilità nei confronti di chicchessia.
E ancora, le varie Procure che hanno recepito denunce da parte di militari del Corpo, alla luce di una strage di innocenti che risulta tuttora in corso, hanno il dovere di prenderne atto e di fare chiarezza e di agire in tempi brevi, così da impedire che si arrivi alla prescrizione, quale ancora di salvezza per chi ha determinato morte e sofferenza.
"Io non mi arrendo" e continuo a seguire le orme di Roberto Mancini, "Vittima del Dovere" e di tutti quelli che, in nome della Sacralità della Vita, si sono battuti contro il sistema, fino all'estremo sacrificio.
 Grazie.
 Antonio Dal Cin
Lo scopo di questa pagina è quello di raggiungere il maggior numero possibile di persone, così da poterle informare sul rischio morbigeno per esposizione all'amianto, un killer spietato e silenzioso che è stato impiegato in oltre tremila prodotti di uso comune a diretto impatto con la popolazione e colpisce chiunque ne inali le fibre mortali, senza distinzione di sesso, di razza, di religione e di opinioni politiche.
Vi chiedo di perdere un solo minuto della vostra vita e di visitare la mia pagina, e di invitare gli altri Amici a visitarla e a mettere il "mi piace", quale segno tangibile della vostra presa di Coscienza nei confronti di un problema, che non può e non deve certamente definirsi privato ed è stato per molto, troppo tempo, trascurato dalla classe politica e dalle stesse Istituzioni.
Di seguito trovate i miei profili facebook, la mia pagina e i gruppi che ho creato, come anzidetto, al fine di raggiungere il maggior numero di persone, così che siano informate sul rischio morbigeno per esposizione all'amianto, e non abbiano un giorno a patire quella Sofferenza che oggi insieme ad altri sto vivendo.
In internet sono disponibili tantissime informazioni da cui è possibile comprendere il mio operato in nome della Sacralità della Vita, grazie all'Osservatorio Nazionale sull'Amianto ONA Onlus e al suo presidente Avv. Ezio Bonanni, uno dei massimi esperti al mondo sulla fibra assassina che difende le Vittime dell'amianto e i loro familiari in Italia e nel resto d'Europa.
L'Amianto è stato bandito dalla legislazione italiana con la legge 27 marzo 1992, n. 257, che all'articolo 1, comma 2, vieta l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto.
Questo cancerogeno, è ancora presente su tutto il territorio nazionale, dove attualmente ci sono 2,5 miliardi di metri quadrati di coperture di Eternit, pari a 32 milioni di tonnellate di cemento-amianto e molte tonnellate di amianto friabile, per un totale di amianto puro di circa 8 milioni di metri cubi.
 In Italia a causa dell’amianto killer ci sono circa 5.000 vittime ogni anno ed è un dato da brivido che documenta in modo inoppugnabile che di amianto si muore ogni giorno e si continuerà a morire per i prossimi decenni, ragion per cui, a mio avviso, non dovrebbe esservi alcun tipo di prescrizione.
 Sono proprio queste morti che si susseguono da decenni, a documentare e a rendere comprensibile la portata di questo disastro ambientale.
 Che l’amianto fosse pericoloso per la salute dell’uomo, era già noto agli inizi del secolo scorso, considerato che nel 1908, il Tribunale di Torino, nel definire la causa 1196/1906, Soc. anonima The British Asbestos company Limited contro Pich Avv. Carlo, mandò assolto il giornalista che aveva dato notizia circa la pericolosità per la salute umana delle polveri e fibre di amianto. La Suprema Corte di Cassazione IV Sezione Penale, con Sentenza n° 42128 del 12/11/2008 afferma che “l’amianto ha un ruolo altamente privilegiato nell’innesco del processo cancerogenetico tali fibre hanno un privilegiato ruolo causale, sulla base di affidabili acquisizioni scientifiche, perché particolarmente sottili e quindi dotate di elevata capacità di penetrazione nei tessuti, la quantità e la durata dell’esposizione sono irrilevanti”.
“Tengo a precisare che la mia non è una battaglia, ma una legittima rivendicazione, che serve ad evitare che altri si ammalino e muoiano.
 Sostengo l’impegno dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto ONA Onlus,
 un’associazione che che in Italia conta oltre 10.000 iscritti e nasce per raccogliere la sofferenza, il disagio e le difficoltà dei lavoratori esposti all’amianto e dei familiari delle vittime dell’amianto, troppo spesso lasciati soli ad affrontare le conseguenze di quello che non potrà mai, per sua natura, essere definito un “problema privato”. L’ONA è presente in quasi tutte le Regioni italiane, può contare sul supporto di un Comitato Tecnico Scientifico di cui fanno parte insigni professori universitari e affermati professionisti, e intrattiene rapporti di collaborazione con agenzie ed istituzioni di tutto il mondo. Il 27 marzo 2012 ho costituito con altri mie colleghi il Settore “Esposti e Vittime Amianto dei militari appartenenti alla Guardia di Finanza” – Osservatorio Nazionale Amianto ONA ONLUS, struttura periferica dell’Osservatorio Nazionale Amianto ONA ONLUS, che conta oggi circa 300 iscritti e tutela i lavoratori esposti e vittime dell’amianto anche tra coloro che vi sono rimasti esposti tra gli appartenenti alla Guardia di Finanza.
 In seguito alla morte di molti lavoratori che hanno prestato servizio nella Guardia di Finanza per mesotelioma, sono pendenti indagini giudiziarie, finalizzate all’accertamento dei fatti e di eventuali responsabilità, e nel caso dovesse essere formulata richiesta di rinvio a giudizio, l’Associazione si costituirà parte civile per sostenere i familiari delle vittime e per chiedere l’integrale risarcimento di tutti i danni. L’ONA ha anche costituito il Dipartimento delle Forze dell’Ordine, con il quale, intende tutelare la salute e gli ambienti di lavoro di tutti gli appartenenti delle Forze dell’Ordine, non solo rispetto all’amianto, ma anche in relazione a tutti gli agenti patogeni, anche in relazione alle missioni fuori del territorio nazionale.
Grazie a Tutti per la cortese attenzione.
 Antonio Dal Cin
Coordinatore Nazionale dell’Associazione “Esposti e Vittime Amianto dei militari appartenenti alla Guardia di Finanza - ONA ONLUS” e coordinatore della comunicazione delle attività dell'Osservatorio Nazionale Amianto sul social network.
E-Mail : ona.gdf@gmail.com
Tel. Cell. : 349.5293847 - 388.3771642.
OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO – ONA Onlus
Via Crescenzio, 2 00193 – Roma tel. 06 68890174
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com
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Gruppo Osservatorio Nazionale Amianto ONA Onlus Ufficio Stampa
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Osservatorio Nazionale sull’Amianto - ONA ONLUS - CHI SIAMO
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Amianto in Italia, è necessario intervenire con la bonifica [VIDEO]
La storia di Antonio Dal Cin è quella di un uomo che si è ammalato a causa dell’amianto, per una forte esposizione dal 1992 al 2004 a Trieste, dove è rimasto per i servizi resi alla nazione in qualità di militare appartenente alla Guardia di Finanza. Ma non è soltanto la storia di una malattia, è anche la vicenda di un uomo che continua a lottare e che ha costituito il Settore “Esposti e Vittime Amianto dei militari appartenenti alla Guardia di Finanza” – Osservatorio Nazionale Amianto ONA ONLUS.
Guarda il video
http://www.ecoo.it/articolo/amianto-in-italia-e-necessario-intervenire-con-la-bonifica-video/20445/
Rai Podcast Radio1 « »
VOCI DEL MATTINO del 15/12/2015 - Amianto
Presentato oggi il primo rapporto nazionale sul mesotelioma e sulle malattie da esposizione all'amianto: interviste a Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, e ad Antonio Dal Cin,ex militare colpito da asbestosi pleurica.
https://player.fm/series/rai-podcast-radio1/voci-del-mattino-del-15122015-amianto
Antonio Dal Cin : Vittima inconsapevole di amianto Killer nel silenzio delle Istituzioni.
http://laspiapress.com/antonio-dal-cin-vittima-inconsapevole-di-amianto-killer-nel-silenzio-delle-istiuzioni/
Amianto Killer : Caserme G.F. e naviglio bonificati tardivamente centinaia di Finanzieri a rischio.
http://laspiapress.com/amianto-killer-caserme-g-f-e-naviglio-bonificati-tardivamente-centinaia-di-finanzieri-a-rischio/
Inchiesta: amianto killer nelle caserme della Guardia di Finanza
http://www.ilfarosulmondo.it/inchiesta-amianto-killer-nelle-caserme-della-guardia-di-finanza/
Amianto nelle scuole, nelle caserme, negli ospedali e negli altri luoghi di vita e di lavoro.
Osservatorio Nazionale Amianto TV
Nel Lazio risultano dal Registro mesoteliomi 1.042 casi di mesotelioma dal 2001. Si tratta di una sottostima dovuta al fatto che il registro è stato istituito solo negli ultimi anni ed è limitato ai soli casi di mesotelioma, mentre l’amianto è in grado di determinare almeno il doppio dei casi di tumore polmonare e altre patologie tumorali, oltre ad asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici che, anche per effetto delle complicazioni cardiocircolatorie, possono essere fatali.
L’ONA Onlus chiede quindi l’istituzione di un Registro delle patologie asbesto correlate, al fine di poter avere l’esatta fotografia della situazione nel Lazio: "si stimano circa 100 casi di mesotelioma per il 2014, in continuo aumento (erano 51 nel 2001), con un trend che proseguirà fino al 2025, data nella quale dovrebbe iniziare un lento decremento".
Solo in Italia vi è un aumento dei casi di mesotelioma, mentre in tutto il resto delle nazioni civilizzate sono in diminuzione. Ciò in quanto vi sono ancora 42.000 siti contaminati, che si aggiungono a più di 1.000.000 di micrositi e 40.000.000 di tonnellate contenenti amianto nell’intero territorio nazionale, di cui circa 4.000.000 nel Lazio. Il fenomeno epidemico di circa 6.000 morti l’anno per patologie asbesto correlate in Italia, rapportate alla regione Lazio, corrisponde ad un impatto che si valuta in 500 decessi per patologie asbesto correlate (circa 100 per casi di mesotelioma; circa 200 per tumore al polmone; circa altri 200 per tutte le altra patologie causate dall’amianto).
L’ONA Onlus è consapevole che l’unico modo per evitare l’insorgenza di queste patologie è evitare l’esposizione ad amianto, e quindi torna ad insistere affinchè vengano adottati strumenti di prevenzione primaria, con la messa in sicurezza, attraverso un ammodernamento infrastrutturale e dei siti industriali, che presuppone la rimozione dell’amianto e il reperimento delle risorse attraverso la detraibilità fiscale delle somme investite, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, mutui a tasso agevolato con garanzia dello Stato. In questo modo si riavvierebbe l’economia, modernizzando le strutture, con la tutela dell’ambiente e della salute umana e minori spese sanitarie.
Il territorio reatino si caratterizza per la presenza di molti siti industriali nei quali vi è stata esposizione professionale a polveri e fibre di amianto. Il Tribunale di Rieti, in alcuni casi, ha riconosciuto il diritto ai benefici contributivi per esposizione ad amianto, con un coefficiente più basso, non utile per anticipare il diritto a pensione. Con la recente legge finanziaria, il governo Renzi ha introdotto delle modifiche in favore di quei lavoratori che hanno ottenuto con sentenza il riconoscimento del diritto ai benefici amianto (con il coefficiente 1,25 che non è valido per andare in pensione), dando la possibilità di presentare la domanda di accredito con il maggior coefficiente (1,5 valido per anticipare la data di pensionamento del 50% del periodo di esposizione), entro il prossimo 30 giugno. Nella conferenza di Rieti il presidente dell'ONA Onlus, avv. Ezio Bonanni, ha parlato tra l'altro proprio delle modalità attraverso le quali gli aventi diritto possano seguire con la onlus, del tutto gratuitamente, la giusta procedura ed ottenere il riconoscimento dei loro diritti e quindi il prepensionamento in favore dei lavoratori esposti all’amianto, oltre che per coloro che hanno contratto delle patologie asbesto correlate.
La conferenza è stata moderata dalla giornalista Valentina Renzopaoli. Sono intervenuti Giampiero Cardillo, componente del comitato tecnico scientifico dell’ONA Onlus; Alessandro Corneli, già professore di geopolitica presso la Iulm di Milano; Giovanni Palladino, segretario politico de I Popolari Liberi e Forti; Antonio Dal Cin, finanziere in congedo affetto da patologia asbesto correlata e coordinatore dei finanzieri esposti e vittime dell’amianto dell’ONA Onlus, Carla Zorzetti, coordinatrice del comitato Vigili del Fuoco esposti e vittime dell’amianto; Nicola Panei, componente del direttivo nazionale ONA Onlus; Ennio Pietrangeli, coordinatore ufficio tecnico-operativo ONA Onlus; Gabriella De Matteis, responsabile Unità operativa Statistica sanitaria Ausl Rieti; Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e che componente del comitato tecnico scientifico ONA Onlus.
Guarda il video
https://www.youtube.com/watch?v=JWkiNG1rgUs
ANSA.it Cronaca
'Via l'amianto dai luoghi di vita e lavoro', l'appello Ona da Rieti
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2015/03/03/via-lamianto-dai-luoghi-di-vita-e-lavoro-conferenza-ona-a-rieti_183a1139-8867-43e2-b437-a4116cad433a.html
Esposizione Amianto dei militari della Guardia di Finanza
http://www.onanotiziarioamianto.it/?q=article%2Fesposizione-amianto-dei-militari-della-guardia-di-finanza
Tutela dei lavoratori esposti e vittime dell'amianto in Guardia di Finanza
L’Osservatorio Nazionale sull'Amianto - ONA Onlus tutela i lavoratori esposti e vittime dell’amianto anche tra coloro che vi sono rimasti esposti tra gli appartenenti alla Guardia di Finanza, i quali hanno costituito un comitato settoriale "Esposti e vittime amianto dei militari appartenenti alla Guardia di Finanza", aderente all’Osservatorio Nazionale Amianto ONLUS, e coordinato dal Sig. Antonio Dal Cin, il quale per motivi di servizio è rimasto esposto al minerale, anche con danni alla salute.
L’Osservatorio Nazionale sull'Amianto - ONA Onlus ha sollecitato iniziative parlamentari, come la proposta di legge a firma D’Incà ed altri, e dell’On.le Edmondo Cirielli, al fine di contemplare espressamente anche i finanzieri in tutte le disposizioni legislative di tutela degli esposti e delle vittime dell’amianto.
http://osservatorioamianto.jimdo.com/tutela-dei-lavoratori-esposti-e-vittime-dell-amianto-in-guardia-di-finanza/
Dipartimento Forze dell'Ordine
L'ONA Onlus intende tutelare la salute e gli ambienti di lavoro di tutti gli appartenenti delle Forze dell'Ordine, non solo rispetto all'amianto, ma anche in relazione a tutti gli agenti patogeni, anche in relazione alle missioni fuori del territorio nazionale.
L'ONA ha costituito diversi e specifici dipartimenti:
- POLIZIA DI STATO
- ARMA DEI CARABINIERI
- GUARDIA DI FINANZA
- POLIZIA PENITENZIARIA
- POLIZIA LOCALE
- POLIZIA PROVINCIALE
- CORPO FORESTALE DELLO STATO
- VIGILI DEL FUOCO
- GUARDIE PARTICOLARI GIURATE
http://osservatorioamianto.jimdo.com/dipartimento-forze-dell-ordine/
Arma dei Carabinieri
Si è costituito il coordinamento dell’ONA Onlus per la tutela dei carabinieri esposti e vittime dell’amianto, al fine di ottenerne la tutela rispetto al rischio amianto, attraverso la prevenzione primaria, la diagnosi precoce, con la sorveglianza sanitaria (prevenzione secondaria), oltre alla tutela indennitaria e/o con i benefici contributivi.
Il coordinamento è stato affidato al Sig. Antonio Dal Cin, che potrà essere contattato al n. 349-5293847 e all’indirizzo e-mail ona.gdf@gmail.com, e comunque ogni avente diritto alla tutela può contattare anche l'Associazione ONA Onlus all'indirizzo osservatorioamianto@gmail.com, oppure direttamente il Dipartimento Ricerca e Cura del Mesotelioma, il Dipartimento assistenza e cura asbestosi e tutela legale, il Dipartimento assistenza e cura del tumore polmonare e tutela legale, Dipartimento patologie asbesto correlate non tabellate e l'Ambulatorio Oncologico on-line ONA Onlus.
http://osservatorioamianto.jimdo.com/dipartimento-forze-dell-ordine/arma-dei-carabinieri/
Guardia di Finanza
Si è costituito il coordinamento dell’ONA Onlus per la tutela dei finanzieri esposti e vittime dell’amianto, al fine di ottenerne la tutela rispetto al rischio amianto, attraverso la prevenzione primaria, la diagnosi precoce, con la sorveglianza sanitaria (prevenzione secondaria), oltre alla tutela indennitaria e/o con i benefici contributivi.
Il coordinamento è stato affidato al Sig. Antonio Dal Cin, che potrà essere contattato ai nn. 349-5293847 - 388.3771642.
 e all’indirizzo e-mail ona.gdf@gmail.com, e comunque ogni avente diritto alla tutela può contattare anche l'Associazione ONA Onlus all'indirizzo osservatorioamianto@gmail.com, oppure direttamente il Dipartimento Ricerca e Cura del Mesotelioma, il Dipartimento assistenza e cura asbestosi e tutela legale, il Dipartimento assistenza e cura del tumore polmonare e tutela legale, Dipartimento patologie asbesto correlate non tabellate e l'Ambulatorio Oncologico on-line ONA Onlus.
http://osservatorioamianto.jimdo.com/dipartimento-forze-dell-ordine/guardia-di-finanza/

CLASS ACTION PER AMIANTO SU ELICOTTERI DELLE FORZE ARMATE
Costituito il Comitato Vertenza Amianto negli elicotteri delle Forze Armate.
Affidato il coordinamento al Sig. Antonio Dal Cin.
Prosegue la mobilitazione dell’ONA per rendere giustizia ai lavoratori del comparto delle Forze Armate e dei Corpi dello Stato che sono stati esposti ad amianto che non hanno ricevuto le dovute informative ed il riconoscimento dei loro diritti, al prepensionamento per coloro che non si sono ancora ammalati, al riconoscimento di vittima del dovere ed al risarcimento dei danni (oltre che al prepensionamento) per coloro che purtroppo hanno subito danni alla salute ed in molti casi sono deceduti, con gravi sofferenze anche dei famigliari ed in molti casi anche di orfani ancora minorenni.
L'ONA dopo aver fatto emergere il rischio amianto nelle Forze Armate avvia un'azione collettiva di responsabilità civile nei confronti del Ministero della Difesa, anche per colore che ancora non hanno manifestato la patologia asbesto correlata, oltre che chiedere la rivalutazione del periodo contributivo, utile al prepensionamento: infatti, l’amianto provoca dei danni anche nel caso in cui la patologia non si è ancora manifestata.
L'ONA ricorda che tutti coloro che sono stati esposti professionalmente ad amianto possono chiedere risarcimento dei danni subiti nei confronti del datore di lavoro, e per quanto riguarda il settore militare, il Ministero della Difesa, il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Ministero dell'Interno, oltre a chiedere l’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto al fine di poter anticipare i tempi della pensione oltre che rivalutare le prestazioni già in godimento e nei casi di patologie asbesto correlate ottenere anche il risarcimento dei danni.
Sulla questione amianto nel settore degli elicotteri, la Procura della Repubblica di Torino ha notificato 55 avvisi di garanzia per l'ipotesi di disastro colposo: ci sono quindi già i presupposti per costituirsi come persone offese nel procedimento penale e nel caso in cui ci fosse la richiesta di rinvio a giudizio si potrà esercitare l’azione con la costituzione di parte civile.
Lo staff medico-legale dell'ONA valuterà anche l'azione risarcitoria in sede civile e amministrativa e seguirà con attenzione le indagini del Procuratore Guariniello e quelle difensive dell'Avvocato Ezio Bonanni, che hanno fatto emergere l'utilizzo dell'amianto fino ai tempi più recenti.
Nel caso in cui ci fosse la richiesta di rinvio a giudizio a carico dei responsabili, l'ONA si costituirà parte civile e con lei si potranno costituire tutti i lavoratori del comparto, fermo restando il diritto ad anticipare il pensionamento e in caso di insorgenza della patologia anche il riconoscimento di vittima del dovere, con le relative prestazioni reversibili alla vedova ed ai figli.
Il Sig. Antonio Dal Cin è stato nominato coordinatore nazionale della vertenza amianto negli elicotteri delle Forze Armate e dei Corpi Civili dello Stato e qualsiasi richiesta di assistenza può essere rivolta direttamente a lui con comunicazione all’indirizzo e-mail ona.gdf@gmail.com e all’indirizzo e-mail osservatorioamianto@gmail.com oltre con contatto telefonico al numero 349.5293847 - 388.3771642.
 OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO – ONA Onlus
 Via Crescenzio, 2 00193 – Roma tel. 06 68890174
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com
http://eziobonanni.jimdo.com/
http://osservatorioamianto.jimdo.com/
 sito web www.osservatorioamianto.com
lunedì 14 dicembre 2015
militare in congedo di Sabaudia: PREMIO INTERNAZIONALE ANTONIO de CURTIS - TOTO' XVIII EDIZIONE CAMERA DEI DEPUTATI - 9 DICEMBRE 2015 SEZIONE BONTA' ANTONIO DAL CIN
Radio Vaticana
Con i Patrocini delle più prestigiose Istituzioni.
PREMIO INTERNAZIONALE ANTONIO de CURTIS - TOTO'
XVIII EDIZIONE CAMERA DEI DEPUTATI - 9 DICEMBRE 2015
SEZIONE BONTA'
ANTONIO DAL CIN
Motivazione:
"Militare in congedo, premiato con la medaglia del Senato della Repubblica per aver intrapreso una battaglia tout - court a favore dei colleghi, finalizzata alla bonifica dell'amianto dalle caserme e dagli elicotteri delle forze armate".
Conferisce il Premio la Dott.ssa Rossella Guadagnini, giornalista di Adnkronos, di Repubblica e della rivista MicroMega.
http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/12/militare-in-congedo-di-sabaudia-premio.html
Antonio Dal Cin un cittadino davvero speciale, encomio dalla Camera dei Deputati per la sua battagli in difesa delle vittime dell'amianto. Riconoscimento nella sezione bontà del premio internazionale De Curtis
http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/12/antonio-dal-cin-un-cittadino-davvero.html
La Morte correva sui Binari per Avellino. Vagoni pieni di amianto Killer, giungevano fino al Veneto dopo essere stati trattati presso l’Isochimica:
denuncia Dal Cin, coordinatore nazionale dell’ONA Onlus - Settore Guardia di Finanza e di N. R. G., figlio di un dipendente delle Ferrovie dello Stato che per esposizione ad amianto è deceduto per mesotelioma
http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/10/la-morte-correva-sui-binari-per.html
Antonio Dal Cin Il mio Pensiero
http://www.onanotiziarioamianto.it/?q=blog%2Fil-mio-pensiero%E2%80%A6-di-antonio-dal-cin
" Lettera di un finanziere esposto all'amianto al Presidente Napolitano".
http://www.onanotiziarioamianto.it/?q=blog%2Flettera-di-un-finanziere-esposto-allamianto-al-presidente-napolitano-1
Amianto e Guardia di Finanza: il Quirinale risponde alla lettera di un finanziere
http://gaetanotoro.blogspot.it/2012/04/amianto-e-guardia-di-finanza-il.html
Amianto e Guardia di Finanza: il Quirinale risponde alla lettera di un finanziere
E' del 30 marzo scorso la riposta ad Antonio Dal Cin (questo il nome del finanziere che si era rivolto al Quirinale) della presidenza della Repubblica e che di seguito riporto (cliccare sull'immagine per ingrandirla-lettera pervenuta via mail dall'Osservatorio Nazionale Amianto)
http://it.paperblog.com/amianto-e-guardia-di-finanza-il-quirinale-risponde-alla-lettera-di-un-finanziere-1017430/
Amianto: Napolitano scrive al ministro delle Finanze - Tribunale Pisa condanna INAIL
http://www.onanotiziarioamianto.it/?q=blog/amianto-napolitano-scrive-al-ministro-delle-finanze-tribunale-pisa-condanna-inail-0
Proseguono le adesioni e i successi del Comitato Esposti e Vittime Amianto appartenenti alla Guardia di Finanza dell’Osservatorio Nazionale Amianto . I numerosi, significativi risultati, già ottenuti dall’Osservatorio Nazionale Amianto, si arricchiscono di ulteriori e positivi risvolti per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica negli ambienti di lavoro e di vita, e non soltanto per i Militari della Guardia di Finanza: il Capo dello Stato trasmette la lettera di Antonio Dal Cin al Ministero dell’Economia e delle Finanze “nell’ottica di favorire ogni forma di collaborazione sul tema della sicurezza sul lavoro”; il Generale di Divisione della Guardia di Finanza Filippo Ridondale, che aveva riconosciuto nel Portelli Alessandro, graduato della Guardia di Finanza dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha fatto disporre l’annullamento dell’ordine di trasferimento ad altra caserma che era stato disposto da un Ufficiale Superiore della stessa G.d.F., dopo che il medesimo, anche in qualità di rappresentante dell’Osservatorio Nazionale Amianto, aveva evidenziato il rischio morbigeno legato alla presenza di amianto nel sito lavorativo (una delle caserme della G.d.F. di Roma – Cefalonia Corfù); e per la costituzione del comitato settoriale dell’Osservatorio Nazionale Amianto coordinato da Antonio Dal Cin e da Alessandro Portelli, entrambi militari della G.d.F., che hanno inaugurato questa leale collaborazione con la Presidenza delle Repubblica, nei confronti della quale esprimono vivo ringraziamento per l’interessamento.
I Militari della G.d.F. appartenenti all’Osservatorio Nazionale Amianto chiedono che il Capo dello Stato, in qualità di Comandante Supremo delle Forze Armate, in grado di raccogliere il senso del loro giuramento alla Patria, si faccia portatore e sovraintenda e verifichi che il Ministero dell’Economia e delle Finanze disponga il censimento e la bonifica di tutti i siti e la salvaguardia della salute, non solo attraverso la bonifica, ma attuando la sorveglianza sanitaria, e disponendo le dovute provvidenze ai militari malati e alle famiglie di quelli deceduti per patologie asbesto correlate e per motivi di servizio in generale.
 Gli appartenenti all’Osservatorio Nazionale Amianto settore G.d.F. chiedono che le vittime dell’amianto che hanno prestato servizio nella G.d.F. siano riconosciute quali vittime del dovere e possano accedere al relativo fondo, in quanto ciò è possibile per i deceduti che hanno prestato servizio nella Marina Militare, e come forma di previdenza equipollente a quella del Fondo Vittime Amianto, di cui all’art. 1 commi 241/246 della legge 244/07 che è riservata soltanto agli assicurati INAIL.
Ci sono molti malati e deceduti tra i finanzieri che hanno prestato servizio nelle motovedette, e in altre imbarcazioni, come in aeromobili ed elicotteri, della G.d.F., per i quali non ci può essere un diverso trattamento rispetto ai Militari della Marina.
 I finanzieri, i loro famigliari, confidano dunque e rivolgono un forte appello al Capo dello Stato, nel quale identificano la Nazione, e il vertice supremo del loro giuramento, affinchè Voglia segnalare alle competenti Autorità questa discrasia della legislazione, che palesa una discriminazione contraria agli artt. 3, 4, 32, 38 e 41 II° comma, della Costituzione.
“E’ ingiusto e contrario allo spirito della Costituzione che i Militari Italiani ad eccezione di quelli della Marina Militare che si sono ammalati o sono deceduti per patologie asbesto correlate contratte per motivi di servizio, non siano considerati vittime del dovere e non possano accedere al relativo fondo. La legge infatti ha limitato questa equiparazione ai soli Militari della Marina – precisa l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente Nazionale dell’Osservatorio Nazionale Amianto – ed è per questo che il Comitato Settoriale dell’associazione, dopo il positivo riscontro del Capo dello Stato del 30.03.2012, ha deciso di sollecitare il Presidente affinché anche questa criticità possa essere risolta”.
http://www.statoquotidiano.it/04/04/2012/o-n-a-costituito-comitato-marittimi-esposti-e-vittime-amianto/75286/
Comunicato stampa ONA - amianto in Guardia di Finanza e nell'asilo nido Cocco e Drilli in Roma
Comunicato stampa ONA - amianto in Guard
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Comunicato ONA Guardia di Finanza 25.05.2012
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Amianto Napolitano scrive al ministro delle Finanze
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Morire di Lavoro
http://www.poliziaedemocrazia.it/live/index.php?domain=rubriche&action=articolo&idArticolo=2877
Interrogazione Parlamentare dell'Onorevole Daniela Sbrollini
Pubblichiamo l'interrogazione parlamentare dell'Onorevole Daniela Sbrollini in materia di amianto nelle strutture della Guardia di Finanza
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Roma, la Gdf sequestra rifiuti tossici. Intanto nella caserma c’è l’amianto
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/14/roma-finanza-va-a-cacciasequestra-lamianto-ma-lavora-caserma-con/380594/
Prosegue senza sosta l’attività dell’Osservatorio Nazionale Amianto - Guardia di Finanza “Settore esposti e vittime amianto dei militari appartenenti alla Guardia di Finanza”, coordinata da Antonio Dal Cin e Alessandro Portelli e con l’assistenza legale dell’avvocato Ezio Bonanni.
http://www.onanotiziarioamianto.it/?q=blog%2Fprosegue-senza-sosta-l%E2%80%99attivit%C3%A0-dell%E2%80%99osservatorio-nazionale-amianto-guardia-di-finanza-%E2%80%9Csettore
Tipi Tosti - Il Magazine di chi non molla
"Il destino è un'invenzione della gente fiaccha e rassegnata". Ignazio Simone
Amianto killer, Antonio Scrive al Comandante Generale delle Guardia di Finanza
http://www.magazine.tipitosti.it/articolo/amianto-killer-lettera-di-antonio-al-comandante-generale-della-guardia-di-finanza-ona-onlus/Coraggiosi
Sabaudia, amianto killer: Antonio Dal Cin scrive al Comandante generale della Guardia di Finanza
http://www.h24notizie.com/2014/10/sabaudia-amianto-killer-antonio-dal-cin-scrive-al-comandante-generale-della-guardia-di-finanza/
Antonio Dal Cin: “L’amianto di Eternit continua a uccidere, le vittime non vanno in prescrizione”
http://www.ilsudonline.it/antonio-dal-cin-lamianto-eternit…/
“Io muoio per colpa dell'amianto. Salvate i miei colleghi finanzieri"
http://www.affaritaliani.it/roma/io-muoio-per-colpa-dell-amianto-salvate-i-miei-colleghi-finanzieri-17102014.html
Antonio, esempio di vita!                                            http://noamianto.blogspot.it/2014/10/la-lettera-del-sig-antonio-dal-cin.html
Antonio Dal Cin: “Io muoio per colpa dell’amianto. Salvate i miei colleghi finanzieri”
http://newsgo.it/2014/11/antonio-dal-cin-io-muoio-per-colpa-dellamianto-salvate-i-miei-colleghi-finanzieri/
IL TARLO “Io muoio per colpa dell'amianto. Salvate i miei colleghi finanzieri"
http://edoardo-medini.blogspot.it/2014/10/io-muoio-per-colpa-dellamianto-salvate.html?spref=fb

Un militare in congedo, in fin di vita per l'asbestosi, affida le sue speranze ad un appello al comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo: "Non fermate le bonifiche nelle caserme e vi prego, pensate agli orfani".
Scarica questo file (141017 RM STO io muoio per colpa dell amianto.pdf)io muoio per colpa dell amianto 23.10.2014 20:16
http://www.coisp-venezia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4659:io-muoio-per-colpa-dell-amianto&catid=34:news&Itemid=34
WWW.MILITARI.INFO
Il Forum delle Forze Armate e Forze di Polizia
“Io muoio per colpa dell'amianto. Salvate i miei colleghi finanzieri"
http://www.militari.info/forum/viewtopic.php?t=25794&start=45
L'appello di un ex militare di Sabaudia
 “Io muoio per colpa dell’amianto. Salvate i miei colleghi finanzieri"
http://www.ilcaffe.tv/articolo/8677/io-muoio-per-colpa-dell-amianto-salvate-i-miei-colleghi-finanzieri
"Siamo in fila per morire". Amianto, l'appello choc
LA LETTERA. Finanziere in congedo perché esposto per dieci anni alle fibre del killer, Antonio Dal Cin, attraversoaffaritaliani.it ricorda al comandante delle Fiamme Gialle l'urgenza di completare le bonifiche nelle 22 caserme ancora contaminate: "Avevo implorato un suo intervento in modo che questa sorte atroce e crudele riservata a me ed alla mia famiglia non fosse riservata ad altri" (vai all'articolo su :  http://www.affaritaliani.it/roma/siamo-in-fila-per-morire-amianto-appello-choc110215.html )
http://www.ecotutela.net/page/new.htm
Troppi finanzieri vittime dell'amianto. Uno di loro ha deciso di combattere fino in fondo l'ultima battaglia
http://www.onanotiziarioamianto.it/?q=article/troppi-finanzieri-vittime-dellamianto-uno-di-loro-ha-deciso-di-combattere-fino-fondo-lultima*
La Guardia di Finanza e l’Amianto Killer, parla un militare delle Fiamme Gialle
http://www.inliberta.it/la-guardia-di-finanza-e-lamianto-killer-parla-un-militare-delle-fiamme-gialle/
News – La Guardia di Finanza e l’amianto Killer.
https://associazionenazionalecremona.wordpress.com/2013/08/13/news-la-guardia-di-finanza-e-lamianto-killer/
La Guardia di Finanza e il silenzio sulla presenza di amianto
Verità scottanti rivelate dalla "voce" Antonio Dal Cin
Intervista di Lidia Ianuario  New Age
http://www.onanotiziarioamianto.it/?q=blog/la-guardia-di-finanza-e-il-silenzio-sulla-presenza-di-amianto
Amianto Killer : Caserme G.F. e naviglio bonificati tardivamente centinaia di Finanzieri a rischio.
http://laspiapress.com/amianto-killer-caserme-g-f-e-naviglio-bonificati-tardivamente-centinaia-di-finanzieri-a-rischio/
Amianto nell'immobile destinato alla Guardia di Finanza di Fasano.
 La struttura confiscata diventerà sede della compagnia delle Fiamme Gialle. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); FASANO - L’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) della Guardia di Finanza, coordinata da Antonio Dal Cin e Alessandro Portelli, con l’assistenza legale dell’avvocato Ezio Bonanni, assiste i militari esposti e vittime dell’amianto. - See more at: http://gofasano.it/notizie/cronaca/20485-amianto-nellimmobile-destinato-alla-guardia-di-finanza-di-fasano.html#sthash.1K1qDrqC.dpuf
PSA Group > Notizie > Antonio Dal Cin: “L’amianto di Eternit continua a uccidere, le vittime non vanno in prescrizione”
Antonio Dal Cin, ex finanziere, è una delle vittime dell’amianto killer. Continua a combattere la sua battaglia contro la malattia. Ma con l’associazione Ona è sceso in campo in prima persona per combattere un’altra battaglia: quella delle prevenzione.
http://www.psagroup.it/antonio-dal-cin-lamianto-di-eternit-continua-a-uccidere-le-vittime-non-vanno-in-prescrizione/
amianto l'appello inascoltato da Sabaudia Antonio dal Cin finanziere in congedo torna a scrivere al comando generale.
 http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/02/amianto-lappello-inascoltato-da.html
"Siamo in fila per morire". Amianto, l'appello choc
LA LETTERA. Finanziere in congedo perché esposto per dieci anni alle fibre del killer, Antonio Dal Cin, attraversoaffaritaliani.it ricorda al comandante delle Fiamme Gialle l'urgenza di completare le bonifiche nelle 22 caserme ancora contaminate: "Avevo implorato un suo intervento in modo che questa sorte atroce e crudele riservata a me ed alla mia famiglia non fosse riservata ad altri"
http://www.affaritaliani.it/…/siamo-in-fila-per-morire-amia…
Amianto killer, l’indagine a carico degli elicotteri Agusta
http://newsgo.it/2014/11/amianto-killer-lindagine-carico-degli-elicotteri-agusta/
Generale di Corpo D’Armata Saverio Capolupo Comandante Generale della Guardia di Finanza risponde alla missiva di Antonio Dal Cin pubblicata su AffariItaliani
http://www.dnanotizie.it/?p=16195
 Il Generale di Corpo D'Armata Saverio Capolupo, Comandante Generale della Guardia di Finanza, risponde alla missiva di Antonio Dal Cin pubblicata su Affaritaliani. Di seguito la lettera a firma del Capo di Stato Maggiore delle Fiamme Gialle Generale di Divisione Fabrizio Cuneo.
https://www.facebook.com/dalcinantonio/posts/902447239822257
 ANSA.it Cronaca
 Amianto, solidarietà a vittime da comandante Gdf
 Ona: autorevole riscontro, nostro impegno prosegue
 Redazione ANSA
 08 giugno 2015 07:20 News
Il comandante generale della Guardia di finanza esprime la sua personale "vicinanza e solidarietà" e quella dell’intero Corpo a le vittime dell’amianto. Lo rende noto l'Osservatorio nazionale sull'amianto (Ona).
In una lettera ad Antonio Dal Cin, finanziere in congedo e coordinatore Comitato esposti e vittime amianto appartenenti alla Gdf dell'Ona, attraverso il comandante generale Saverio Capolupo, il generale Fabrizio Cuneo ha rappresentato la volontà di continuare a riservare "la massima, doverosa attenzione alle delicatissime problematiche e a porre ogni iniziativa per garantire il pieno rispetto delle norme in tema di tutela e sicurezza del personale sui luoghi di lavoro".
L'Ona ha costituito da anni un coordinamento per la tutela delle vittime dell’amianto, anche per il settore della Guardia di finanza e di tutte le forze armate. "L'impegno dell'Associazione per la prevenzione primaria trova un autorevole riscontro nei vertici della Gdf, che esprime sentimenti di vicinanza e di incoraggiamento per le vittime e conferma la bontà del nostro operato, di migliaia di cittadini volontari che costituiscono una forza contro l’amianto, in favore della salute e dell’ambiente", dichiara il presidente dell'Ona, Ezio Bonanni.
Sabaudia: per l'amianto una risposta tanto attesa, il comandante generale della guardia di finanza scrive finalmente ad Antonio Dal Cin
http://pontiniaecologia.blogspot.it/…/sabaudia-per-lamianto…
Rieti, convegno sull'amianto nel Lazio
RIETI - Amianto nel Lazio, un problema sempre attuale. Sul tema, sabato 7 marzo, si discuterà nel convegno organizzato dall’Ona Onlus, a partire dalle ore 16.30, presso l’aula consiliare del Comune di Rieti. Il titolo è “Amianto nelle scuole, nelle caserme, negli ospedali e negli altri luoghi di vita e di lavoro: Come affrontare problema?”.
Per la prima volta a Rieti, l’Osservatorio Nazionale Amianto farà il quadro della situazione anche per quanto riguarda il territorio reatino, caratterizzato dalla presenza di molti siti industriali, tra cui l’Industria Italia Imballaggi e la Plastofer, nei quali vi è stata esposizione professionale a polveri e fibre di amianto.
La conferenza verrà moderata dalla giornalista Valentina Renzopaoli.
Nel corso della conferenza di Rieti, interverranno, oltre a Ezio Bonanni, presidente nazionale dell’ONA, anche Giampiero Cardillo, componente del comitato tecnico scientifico dell’ONA ONLUS, Alessandro Corneli, già professore di geopolitica presso la IULM di Milano, Giovanni Palladino, segretario politico de I Popolari Liberi e Forti, Antonio Dal Cin, finanziere in congedo affetto da patologia asbesto correlata, e coordinatore dei finanzieri esposti e vittime dell’amianto dell’ONA ONLUS, Carla Zorzetti, coordinatore del comitato Vigili del Fuoco esposti e vittime dell’amianto, Nicola Panei, componente del direttivo nazionale ONA, Ennio Pietrangeli, coordinatore ufficio tecnico-operativo ONA, Massimiliano Angelucci della AUSL di Rieti e Fabrizio Santori, Consigliere Regionale del Lazio, oltre che componente del comitato tecnico scientifico dell’ONA ONLUS.
http://www.ilmessaggero.it/rieti/amanto_lazio_rieti-905514.html
Rieti, sabato 7 marzo: Conferenza Regionale "Amianto nelle scuole, nelle caserme, negli ospedali e negli altri luoghi di vita e di lavoro: come affrontare il problema?" >>
L’Osservatorio Nazionale Amianto torna a sollecitare il Presidente della Regione ed il Sindaco di Roma ad un confronto per la risoluzione del problema amianto nella Regione Lazio e nella Città di Roma, e li invita alla conferenza regionale amianto dell’ONA Onlus "Amianto nelle scuole, nelle caserme, negli ospedali e negli altri luoghi di vita e di lavoro: come affrontare il problema?" che si terrà sabato 07 marzo a partire dalle ore 16.30 presso l’Aula Consiliare del Comune di Rieti
A Roma, e in tutto il Lazio, si continua a morire per via dell’amianto, mentre la politica assiste senza essere in grado di adottare soluzioni serie e concrete.
L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) è da tempo mobilitato attraverso il Dipartimento Operativo di Roma e le sue sedi in tutto il territorio regionale, presso cui giungono segnalazioni di cittadini e lavoratori.
http://anmil.it/Home/tabid/36/ctl/Details/mid/1566/ItemID/25368/language/it-IT/Default.aspx?SkinSrc=%5BL%5DSkins/DettagliNews_skin/skin&ContentPaneSkin=%5BL%5DContainers/xhtml_orig/dettagliNews_container
OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO
 Presidenza Nazionale
 Via Crescenzio, n. 2, 00193 - Roma
 tel. 331/9806771
 E-mail: osservatorioamianto@gmail.com
 Agli organi di stampa
“Amianto nelle scuole, nelle caserme, negli ospedali e negli altri luoghi di vita e di lavoro: Come affrontare problema?”: se ne discuterà nel convegno organizzato dall’ONA ONLUS per il prossimo 07.03.2015 a partire dalle ore 16:30, presso l’aula consiliare del Comune di Rieti.
La conferenza verrà moderata dalla giornalista Dott.ssa Valentina Renzopaoli.
Nel corso della conferenza di Rieti, interverranno, oltre all’Avv. Ezio Bonanni, presidente nazionale dell’ONA, anche l’Arch. Giampiero Cardillo, componente del comitato tecnico scientifico dell’ONA ONLUS, il Prof. Alessandro Corneli, già professore di geopolitica presso la IULM di Milano, il Dott. Giovanni Palladino, segretario politico de I Popolari Liberi e Forti, il Sig. Antonio Dal Cin, finanziere in congedo affetto da patologia asbesto correlata, e coordinatore dei finanzieri esposti e vittime dell’amianto dell’ONA ONLUS, la Sig.ra Carla Zorzetti, coordinatore del comitato Vigili del Fuoco esposti e vittime dell’amianto, Sig. Nicola Panei, componente del direttivo nazionale ONA, Dott. Ennio Pietrangeli, coordinatore ufficio tecnico-operativo ONA, Sig.ra Gabriella De Matteis, responsabile UO Statistica sanitaria AUSL Rieti, e l’On.le Fabrizio Santori, Consigliere Regionale del Lazio, oltre che componente del comitato tecnico scientifico dell’ONA ONLUS.
Nella regione Lazio risultano dal Registro Mesoteliomi n. 1042 casi di mesotelioma dal 2001: si tratta di una sottostima dovuta al fatto che il registro è stato istituito solo negli ultimi anni, ed è limitato ai soli casi di mesotelioma, mentre invece l’amianto è in grado di determinare almeno il doppio dei casi di tumore polmonare, e altre patologie tumorali oltre ad asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici che anche per effetto delle complicazioni cardiocircolatorie possono essere fatali.
L’ONA chiede quindi l’istituzione del Registro delle patologie asbesto correlate, al fine di poter avere l’esatta fotografia della situazione nel Lazio, e si stimano circa 100 casi di mesotelioma per il 2014, in continuo aumento (perché erano 51 nel 2001), con un trend che proseguirà fino al 2025, data nella quale dovrebbe iniziare un lento decremento.
Solo in Italia e quindi anche nel Lazio, vi è un aumento dei casi di mesotelioma, mentre in tutto il resto delle nazioni civilizzate questi casi sono in diminuzione, e ciò in quanto vi sono ancora 42.000 siti contaminati, che si aggiungono a più di 1.000.000 di micrositi e 40.000.000 di tonnellate contenenti amianto nell’intero territorio nazionale, di cui circa 4.000.000 nel Lazio e quindi il fenomeno epidemico di circa 6.000 morti l’anno per patologie asbesto correlate in Italia, rapportate alla Regione Lazio, corrisponde ad un impatto che si valuta in n. 500 di decessi per patologie asbesto correlate (circa 100 decessi per casi di mesotelioma; circa 200 decessi per tumore al polmone; circa altri 200 decessi per tutte le altra patologie causate dall’amianto).
L’ONA dunque consapevole che l’unico modo per evitare l’insorgenza di queste patologie è evitare l’esposizione ad amianto, torna ad insistere affinchè vengano adottati strumenti di prevenzione primaria, con la messa in sicurezza, attraverso un ammodernamento infrastrutturale e dei siti industriali, che presuppone la rimozione dell’amianto e il reperimento delle risorse attraverso la detraibilità fiscale delle somme investite, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, mutui a tasso agevolato con garanzia dello Stato.
In questo modo si riavvierebbe l’economia, modernizzando le strutture, con la tutela dell’ambiente e della salute umana e minori spese sanitarie.
L’ONA insiste affinchè sia il Presidente della Regione, sia il Sindaco Marino per quanto riguarda la città di Roma e tutte le istituzioni, secondo le relative competenze, si facciano carico di bonificare prima di tutto gli edifici pubblici (scuole, ospedali, caserme, etc.) e favorire la decontaminazione anche dei luoghi di lavoro, e al tempo stesso perché tutti i lavoratori esposti ad amianto possano accedere al prepensionamento e per quelli malati agli indennizzi e risarcimenti.
Il territorio reatino si caratterizza per la presenza di molti siti industriali, tra i quali l’Industria Italiana Imballaggi, la Plastofer, nei quali vi è stata esposizione professionale a polveri e fibre di amianto.
Il Tribunale di Rieti, in alcuni casi, ha riconosciuto il diritto ai benefici contributivi per esposizione ad amianto, con un coefficiente più basso, non utile per anticipare il diritto a pensione.
Con la recente legge finanziaria, il governo Renzi ha introdotto delle modifiche in favore di quei lavoratori che hanno ottenuto con sentenza il riconoscimento del diritto ai benefici amianto (con il coefficiente 1,25 che non è valido per andare in pensione), dando la possibilità di presentare la domanda di accredito con il maggior coefficiente (1,5 valido per anticipare la data di pensionamento del 50% del periodo di esposizione), entro il prossimo 30.06.2015, come prorogato rispetto all’originario termine del 31.01.2015.
La conferenza costituirà quindi l’occasione perché l’Avv. Ezio Bonanni, presidente nazionale dell’associazione, possa spiegare e divulgare le modalità attraverso le quali gli aventi diritto possano seguire, del tutto gratuitamente, la giusta procedura ed ottenere il riconoscimento dei loro diritti e quindi il prepensionamento in favore dei lavoratori esposti all’amianto oltre che per coloro che hanno contratto delle patologie asbesto correlate.
Roma, 03.03.2015
Ufficio Stampa Ona
https://www.facebook.com/antonio.dalcin/posts/676737292448637
ANSA.it Cronaca
'Via l'amianto dai luoghi di vita e lavoro', l'appello Ona da Rieti
Bonanni a Regione Lazio: rappresentanza vittime in commissione
“Amianto nelle scuole, nelle caserme, negli ospedali e negli altri luoghi di vita e di lavoro: come affrontare il problema?”: se ne è discusso presso l’aula consiliare del Comune di Rieti nel convegno organizzato dall’Osservatorio nazionale amianto (Ona) onlus, moderato dalla giornalista Valentina Renzopaoli e a cui è intervenuto tra glia altri l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona, il quale ha reso pubblici i dati che riguardano la presenza di amianto nel Lazio e l’impatto sulla salute: circa 500 di decessi per patologie asbesto correlate (tra mesotelioma, tumore al polmone e altra patologie causate dall’amianto.
Nel corso della conferenza sono intervenuti anche Giampiero Cardillo, componente del comitato tecnico scientifico dell’Ona; Alessandro Corneli, già professore di geopolitica presso la Iulm di Milano; Giovanni Palladino, segretario politico de I popolari liberi e forti; Antonio Dal Cin, finanziere in congedo affetto da patologia asbesto correlata e coordinatore dei finanzieri esposti e vittime dell’amianto dell’Ona; Carla Zorzetti, coordinatore del comitato Vigili del fuoco esposti e vittime dell’amianto; Nicola Panei, componente del direttivo nazionale Ona; Ennio Pietrangeli, coordinatore ufficio tecnico-operativo Ona; Gabriella De Matteis, responsabile Uo Statistica sanitaria Ausl Rieti.
Bonanni ha illustrato la vicenda relativa ad alcuni siti lavorativi ubicati nel reatino, "presso i quali vi era esposizione ad amianto di tutti i dipendenti, con conseguente rischio morbigeno"; l’attività dell’associazione nel Lazio e nel resto d’Italia: assistenza sia sotto il profilo della diagnosi precoce che della terapia e cura, per cui l’associazione ha chiesto l’operato di medici volontari, quali Luciano Mutti, che in modo del tutto gratuito rendono consulenza ed assistenza ai pazienti, oltre al Dipartimento di assistenza legale, cui si può accedere tramite semplice richiesta, anche per coloro che non sono iscritti all’associazione.
Bonanni ha pure sollevato perplessità in ordine alla proposta di legge della maggioranza in Regione Lazio, in quanto "si affronta il problema amianto solo attraverso la promozione della 'sostituzione delle coperture contenenti amianto con coperture dotate di pannelli solari fotovoltaici' e si fa riferimento ad un fondo 'per le politiche di sostegno' senza alcuna indicazione dei fondi che la Regione renderebbe disponibili, e soprattutto con la generica indicazione dell’istituzione di uno 'sportello amianto', e per la 'bonifica di piccoli quantitativi di amianto' fa riferimento a 'contributi a fondo perduto' anche qui in modo assolutamente generico e farraginoso".
"La proposta di legge della maggioranza in Regione si limita ad istituire una commissione della quale farebbero parte rappresentanti designati dalla politica, dall’Arpa, il direttore dell’Ausl di Viterbo, il direttore del Cor Lazio, un rappresentante dei dipartimenti di Prevenzione e due esperti designati dalla Giunta regionale, senza alcun rappresentante delle associazioni delle vittime. Ciò è inaccettabile - dichiara Bonanni -, perché inaccettabile è l’appalto alla politica: perché pure i componenti designati dall’Arpa e dalle Asl rispondono sempre ad un vertice nominato dalla politica. Anche lo stesso Piano regionale amianto è del tutto errato e fuori luogo, in quanto non tiene conto della necessità di una prevenzione primaria, che si sostanzia nella necessità di ammodernare le strutture, rendendole così più efficaci ed efficienti e al tempo stesso risolvere il problema amianto. Le linee legislative del Piano regionale amianto della Regione Lazio, anche se trovassero approvazione non risolverebbero affatto il problema amianto".
L’Associazione ha quindi reiterato l’appello sia al presidente che a tutti i rappresentati istituzionali della Regione Lazio "affinché il problema amianto si affronti in modo serio e costruttivo e senza demagogia politica. Ci attendiamo che le scuole vengano bonificate, che gli ospedali vengano bonificati, che i luoghi di lavoro vengano bonificati, al fine di arrestare questa vera e propria epidemia".
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Conferenza Osservatorio Nazionale sull’Amianto Rieti 7/3/2015
http://www.onaspezia.it/conferenza-osservatorio-nazionale-sullamianto-rieti-732015/
Amianto nelle scuole, nelle caserme, negli ospedali e negli altri luoghi di vita e di lavoro.
Osservatorio Nazionale Amianto TV
Guarda il video
https://www.youtube.com/watch?v=JWkiNG1rgUs
ESPOSTI E VITTIME AMIANTO APPARTENENTI ALLA G.D.F.
Le crescenti risultanze sanitarie, che trovano anche evidenze parlamentari, mediatiche e giudiziarie, comprovano l’esposizione all’amianto da parte del personale del Corpo della Guardia di Finanza. La presenza di amianto nelle caserme e nei luoghi dove i militari esperiscono ed hanno esperito attività di servizio, ha determinato la morte di molti finanzieri per patologie asbesto-correlate, in particolare per “Mesotelioma pleurico”, patologia ad esito infausto, che trova la sua origine esclusivamente nell’esposizione all’amianto. Queste gravi patologie asbesto - correlate, si manifestano anche dopo venti, trenta e più anni dall’esposizione, portando in brevissimo tempo alla morte. In considerazione di quanto sopra, sottolineo la specifica competenza maturata dall’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus, sia in termini di corretta informazione scientifica, sia in termini di assistenza medica e legale estesa a tutti coloro che sono stati esposti all’amianto killer. In questi mesi, abbiamo intrapreso un’efficace opera di sensibilizzazione dei militari appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza, affinché tutti siano portati a conoscenza del “rischio morbigeno per esposizione all’amianto” e possano così tutelarsi tramite la Nostra associazione. Purtroppo, esiste ancora quel muro di omertà che aleggia negli ambienti militari e che impedisce, di fatto, di dare voce a chi soffre ingiustamente. In passato, alcuni Comandi del Corpo, hanno anche negato il rilascio dei curriculum lavorativi e, tale decisione, è stata portata all’attenzione delle cronache nazionali. Si assiste ad una lesione dei diritti costituzionali, primo fra tutti, il diritto alla Salute, indispensabile per poter godere di tutti gli altri diritti Costituzionalmente garantiti.
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Antonio Dal Cin


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“Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.„
               
           Bertolt Brecht